Vegetazione

 

Vegetazione
Vegetazione

Il territorio offre una notevole varietà di paesaggi e di aspetti particolari: zone aride, boscaglie, vasti piani, pascoli e boschi, creste rocciose dove la selva ammanta l'intera dorsale.

Vi sono boschi  di Quercie (Quercus pubescens, Quercus cervis, Quercus frainetto), di Leccio(Quercus ilex) e Ginepro (Yuniperus phoenicea), Corbezzolo (Arbutus unedo), Lentisco (Pistacia lentiscus), 

 

 

 Felci

 

Mirto (Mirtus communis), Oleandri (Olea europaea), Sughera (Quercus suber) e ovattate Faggete (Fagus sylvatica). Leggi di più...montagnaFaggeta

 Sono presenti, inoltre, il Frassino (Fraxinum excelsior), l'Acero montano (Acer pseudoplatanus), il Carpino (Carpinum betuluse il Pino d'Aleppo (Pinus halepensis);

 

pino loricato

 il Pino loricato (Pinus leucodermis) ed il Pino nero (Pinus nigra) che rappresentano alcune delle perle rare di queste montagne.  

 

 Il Pino Laricio o Pino nero, dal tronco dritto ed alto sino a 50 metri, con gli aghi scuri, e' l'albero da cui gli antichi romani ricavavano la resina e la pece e dal legno le costruzioni navali.   
Il Pino loricato, che costituisce l'emblema del Parco Nazionale del Pollino, vegeta maestoso e inconfondibile sulle rocce piu' impervie, abbarbicato ai versanti piu' aspri e solatii.   

Pino loricato

 

Dove altre piante e alberi non crescono, il pino loricato svetta come una scultura nel paesaggio.  


Sulle sponde del fiume Abatemarco vegetano Pioppi, Salici, Betulle, Ontani, Agnocastri, Canne, Tife, Tamerici e Olmi.  

 

Tra i fiori vi sono: viole, papaveri, peonie e orchidee.

 

 

 

 

 

 orchidea selvatica

Orchidea selvatica

Viole

          Colchicum autunnale

 

Viole

                    Viole


    
 

La macchia tipica mediterranea ha costituito, in passato, la fonte di varie piante oggi coltivate come  la Salvia, l'Alloro, il Rosmarino, la Lavanda, il Timo, l'Origano, il Fico, il Carrubo, l'Ulivo e la Vite.  Tuttavia la principale risorsa del settore agricolo resta la coltivazione dell'ulivo e soprattutto delle viti da cui si ricavano vini di gran pregio, rossi e bianchi. Le viti coltivate sono Greco nero e bianco, Gaglioppo, Malvasia, Guarnaccia e Zibibbo.  
  

 

Sul territorio sono presenti varie specie di piante officinali, tra cui:  
 

 

Ginestra odorosaGinestra odorosa
  • la Ginestra odorosa (Spartium junceum ) dal fiore giallo intensamente profumato. I rami, per la loro flessibilita', sono utilizzati nelle pratiche agricole come legacci. Ha proprieta' diuretiche ed ipotensive;

 

 

Biancospino comune
  • il Biancospino comune (Crataegus monogyna ) e' una specie arbustiva frequente nei cespuglieti e nelle radure dei boschi a diverse quote. Il fiore e' bianco, molto odoroso. La pianta e' astringente, febbrifuga, sedativa ed ipotensiva;

 

 

Borragine comune
  • la Borragine comune (Borago officinalis ) e' presente negli incolti, nei bordi delle strade, lungo i muretti, nei giardini, ecc...; ha fiore blu. E' molto utilizzata in cucina, in genere cotta con un gusto che ricorda il cetrioli. Le foglie fresche sono usate nelle insalate. Si possono usare anche i fiori. E' depurativa, diuretica, emolliente, lassativa e   sudorifera;

 

 

Millefoglio montanomillefoglio montano
  • il Millefoglio montano (Achillea millefolium) presente nelle formazioni di pino loricato o faggio, in boscaglie ed incolti del piano montano; il fiore e' bianco-rossastro. Ha proprieta' emostatiche, antisettiche, cicatrizzanti e diuretiche;

 

 

Pervinca minore
  • la Pervinca minore (Vinca minor) e' presente nelle abetine e faggete del piano montano; il fiore e' violetto. Ha proprieta' diuretiche, ipotensive, digestive, decongestionanti, astringenti ed antidiabetiche;

 

 

Tarassaco comune
  • Il Tarassaco comune ovvero Tarassacum officinale ha proprietà depurative, diuretiche, lassative, coagulanti e alcalinizzanti. Oltre ad essere abitualmente utilizzato in cucina, viene usato anche per preparare semplici tisane per favorire la diuresi. Si possono utilizzare anche le radici.  E' ricco di composti benefici per il corpo tra cui troviamo altissimi contenuti di coagulanti, protidi, glucidi, vitamine del gruppo A, B, C, D e G, minerali come sodio, potassio, fosforo, calcio e ferro.

 

Alloro
  • l'Alloro (Laurus nobilis) sempreverde, si trova in boscaglie e cespuglieti. Il fiore e' giallo ed odoroso. Ha proprieta' antisettiche, sedative e sudorifere. Le foglie sono usate in cucina come aromatizzanti.

 

 

Iperico
  • L'Iperico (Hypericum perforatum). Le sue sommità sono ricche di flavonoidi e svolgono un'azione antidepressiva e sedativa. L'infuso della pianta è utilizzato nel trattamento delle forme infiammatorie dei bronchi e delle vie genito-urinarie, come, tosse e cistite.

 

 

Camomilla

La Camomillamatricaria recutita, appartiene alla famiglia delle Asteracea.

 È una pianta spontanea, facilmente reperibile, nelle campagne e nei prati.  La fioritura ha inizio con il concludersi della stazione primaverile e si mantiene per tutto il periodo estivo. E' una pianta dalle innumerevoli proprietà, è  antinfiammatoria, antispasmodica, antimicrobica, antiulcerogenica, cicatrizzante e blandamente sedativa. Viene raccolta durante la stagione estiva e lasciata essiccare all’aria, in luoghi asciutti e ventilati.

 

 Aneto

L’Aneto è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae il cui nome scientifico è Anethum graveolensLa parola Anethum deriva dal greco antico e può essere tradotto con “tiene lontano i malanni” mentre la parola graveolens rappresenta l’unione di due parole latine, gravis e olens che rispettivamente significano forte odore proprio per sottolineare il forte odore emanato dalla pianta.Le foglie assomigliano molto a quelle del finocchio e dell’anice ma si contraddistinguono per un aroma più intenso. E' antiossidante, diuretico, disinfettante, digestivo, antinfiammatorio, Dell’aneto si utilizza la pianta, sia fresca che essiccata.

 

 Bardana

La Bardana (Arctium lappa), è una pianta erbacea a ciclo biennale, che appartiene alla famiglia delle Asteraceae.  Cresce spontanea nei campi e lungo le strade. Le radici sono la parte più pregiata della bardana, ma si possono utilizzare anche le foglie. Ha azione: depurativa, antisettica, ipoglìcemizzante, coleretica, antireumatica, lassativa, antibiotica, e viene utilizzata per curare acne, eczema, crosta lattea, dermatiti, seborrea, forfora, psoriasi, morbillo, rosolia, iperglicemia,  diabete, forme reumatiche, ecc. La bardana si utilizza come rimedio naturale sia per via esterna impacchi, cataplasmi, che per via interna  infusi, decotti, ecc.

 

 cardo mariano

 Il nome botanico del Cardo mariano è Silybum marianum. La pianta, appartiene alla famiglia delle Asteracee. Ha effetti benefici nei confronti del fegato. È facilmente distinguibile perché le sue foglie sono munite di spine e venate di bianco. Dal secondo anno si presenta invece con un lungo fusto alto oltre i 50 cm con fiori rosso magenta dai petali sottili e circondati da una sorta di collare irto di spine. La pianta fresca di cardo mariano può essere consumata sia cruda che cotta. Il sapore ricorda quello del carciofo, amaro e pungente. Il fusto e le foglie devono essere pulite molto bene: le spine sono numerose. La parte più tenera e commestibile del fusto è quella interna: è quindi necessario togliere un primo strato di corteccia. Le foglie, invece, una volta pulite accuratamente dalle spine, possono essere consumate crude in insalata. Il cardo fiorisce in primavera, ma il periodo migliore per raccogliere le piante e prepararle è quello che va da novembre a febbraio: il sapore si addolcisce. 

 

 carota selvatica

 La carota selvaticadaucus carota, è molto comune soprattutto in luoghi pietrosi ed spesso presente in grandi distese;fiorisce in estate. Si mangia sia la radice a fittone che le foglie, sia crude in insalata che aggiunte a zuppe o minestre. Fiorisce da Aprile a Ottobre inoltrato. Le radici della carota selvatica hanno proprietà che attenuano le infiammazioni dello stomaco e dell’intestino, stimolano la diuresi, depurano l’organismo, purificano e decongestionano le pelli arrossate dalle scottature. La carota selvatica si rivela particolarmente efficace nella protezione della pelle.

 

 Ortica

 L'Ortica (Urtica dioica) è una pianta della famiglia delle Urticaceae. Ricca di acido folico e ferro, è utilizzata in caso di anemia, artrite, cistite e diarrea. E' remineralizzante, ricostituente tonificante. E' depurativadiuretica, ha proprietà astringenti. Tutta la pianta è ricoperta da unapeluria urticante che può causare allergia e irritazioni. L’ortica è una pianta perenne che quindi si trova tutto l’anno, ma è consigliabile la raccolta in primavera  ed estate e magari dopo una fresca pioggia, ma si possono trovare nuovi getti anche in autunno.

 

 Malva

La Malva, nome scientifico Malva silvestrisappartiene alla famiglia delle Malvaceae ed è una pianta nota fin dai tempi più antichi per le sue straordinarie proprietà. La malva selvatica è ideale nella cura di alcune patologie o stati infiammatori perché funge da: emolliente, lenitivo, espettorante, lassativo, antinfiammatorio. Si assume internamente, sotto forma di infuso, come emolliente in  bronchiti con catarro e come antinfiammatorio e antispasmodico dell’intestino, in particolare. Per uso esterno, invece, viene impiegata per gargarismi e sciacqui boccali nelle stomatiti, afte, ascessi dentari.

 Finocchio selvatico

 Il finocchio selvatico, Foeniculum vulgare, è una pianta che nasce spontaneamente. Ha proprietà Digestive, Carminative, Antiacide, Antifermentative, Antispasmodiche, Espettoranti, Tonificanti.

Se si desidera raccogliere il finocchio selvatico fresco, bisogna farlo in primavera, mentre se si desidera raccogliere i suoi frutti, semi di finocchio o semi di finocchietto, il periodo ideale è fine estate/autunno.

 

  
  

Tale abbondanza di vegetazione "aromatica" ha da sempre costituito il pascolo per numerose greggi, dal cui latte sono stati prodotti formaggi e latticini molto delicati per aroma e gusto.  

 

 


 

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